Diverse novità per le pensioni di giugno 2025: i giorni di accredito, le trattenute sui cedolini e gli aumenti delle minime.
Nel mese di giugno, il pagamento delle pensioni subirà uno slittamento poiché il 1° giugno cade di domenica e il 2 – invece – è la Festa della Repubblica. Il primo giorno utile per l’erogazione, dunque, sarà martedì 3 giugno. Ci saranno, infine, nuove trattenute.
Pensioni di giugno 2025, arrivano nuove trattenute
La principale novità per il mese di giugno è rappresentata dalle trattenute previste sui cedolini, che interesseranno migliaia di pensionati.
L’INPS ha, infatti, avviato una procedura delle somme percepite, in maniera indebita, 2022 mediante il Bonus anti-inflazione, che va dai 150 ai 200 euro. Tali benefici, infatti, furono concessi sulla base di dati reddituali provvisori e, alla luce dei redditi definitivi relativi al 2021, è emerso che molti non ne avevano diritto.

Il recupero avverrà attraverso trattenute mensili che, per i pensionati che hanno ricevuto entrambi i bonus senza averne diritto, ammontano a 50 euro per sette mesi, da restituire da giugno a dicembre 2025.
Chi, invece, ha percepito solo uno dei due contributi sarà soggetto a recupero per un periodo più breve, ossia fino a settembre. Le soglie reddituali che determinano la restituzione sono di 20.000 euro per il bonus da 150 euro e di 35.000 euro per quello da 200 euro.
Aumenti per le pensioni minime
I titolari di pensioni minime potranno beneficiare di un aumento delle maggiorazioni sociali, definito “aumento al milione“. L’importo della maggiorazione passa da 136,44 a 144,44 euro, portando – nei fatti – la pensione mensile a 747,84 euro per chi riceve l’incremento pieno.
Per ottenere tale maggiorazione è necessario che il reddito personale non deve superare i 9.721,92 euro annui e che il reddito coniugale non vada oltre i 16.724,89 euro.
Infine, il cedolino di giugno è consultabile sul sito INPS tramite l’area riservata MyINPS, alla quale è possibile fare accesso con SPID, CIE, CNS o eIDAS.